Secondo l’infettivologo Matteo Bassetti, le borracce possono contenere fino a 40 000 volte più batteri rispetto a un bagno.
Da simbolo di sostenibilità a potenziale minaccia per la salute: le borracce sono ormai un accessorio quotidiano, presenti nei contesti scolastici, lavorativi e sportivi, ma il professore Bassetti avverte cosa succede. Usate da studenti, insegnanti, sportivi e impiegati, sembrano la scelta ideale per ridurre l’impatto ambientale della plastica. Tuttavia, dietro questo oggetto apparentemente innocuo, si cela una realtà insospettata.

Il tappo, vero ricettacolo di batteri
L’allarme arriva da una delle voci più autorevoli in ambito infettivologico. “La borraccia che tutti ci portiamo dietro quando facciamo sport o per andare a lavoro può essere più sporca del wc che usiamo”, ha dichiarato l’infettivologo Matteo Bassetti in un post sui social. Secondo l’esperto, infatti, le borracce possono contenere una carica batterica “fino a 40mila volte superiore rispetto a quella di un normale wc”.
Il problema non risiede tanto nella borraccia in sé, quanto nel tappo, punto critico della contaminazione. “La popolazione batterica più elevata” si annida proprio lì, in uno spazio spesso ignorato durante le pulizie. Residui di saliva, bevande zuccherate e umidità creano l’ambiente ideale per lo sviluppo di batteri potenzialmente pericolosi. L’esperto raccomanda quindi di “lavare accuratamente tale parte con acqua calda e sapone” e di procedere a un “risciacquo completo per eliminare i residui batterici”.
Scuole e famiglie chiamate a un cambio di rotta
Nel mondo scolastico, dove le borracce sono diventate “compagne inseparabili” di studenti e insegnanti, l’allarme di Bassetti suona come un invito all’azione. “Sono tanti i batteri nelle nostre borracce, stiamo attenti”, ha concluso nel suo post, sollecitando una maggiore consapevolezza nelle pratiche igieniche quotidiane.
L’attenzione deve spostarsi dalla semplice adozione della borraccia come scelta ecologica, alla sua manutenzione corretta e costante. Solo così sarà possibile proteggere la salute, soprattutto in ambienti come la scuola, dove il rischio di diffusione microbica è amplificato dal contatto ravvicinato e dalla condivisione degli spazi.
In definitiva, il messaggio è chiaro: una borraccia pulita ogni giorno è molto più di un gesto d’igiene. È una scelta consapevole per la salute propria e altrui, che può fare la differenza tra un’abitudine sana e un rischio silenzioso. Il tutto come riportato da orizzontescuola.it